Il Paese che educa. Parole virtuose per una comunicazione non ostile

Pubblicata il 12/02/2019

Presentata a Marano la rassegna per sensibilizzare contro la violenza delle parole.
S'inizia giovedì 14 febbraio con il libro di Gabriela Jacomella sulle fake news, “Il falso e il vero”
 
È stata presentata la nuova rassegna del Comune di Marano, dal titolo “Il Paese che educa. 
Parole virtuose per una comunicazione non ostile”: un progetto di sensibilizzazione ed educazione contro la violenza delle parole, online e offline. 
La rassegna - la prima nel suo genere nel vicentino - è uno strumento con cui il Comune e le realtà territoriali continuano a tenere vivo e concretizzare il testo del Patto educativo territoriale, nato nel 2016 da un tavolo di lavoro trasversale che ha riunito le diverse “agenzie educative” locali. “Lo stesso gruppo di condivisione che ha portato alla redazione del Patto educativo nel 2016, quest'anno ha ideato una nuova rassegna che ci accompagnerà fino a maggio con una serie di appuntamenti utili a riflettere sulla qualità delle parole che usiamo e sul linguaggio che plasma la società stessa in cui viviamo”, come ha spiegato il sindaco, Marco Guzzonato. “Siamo immersi, online e offline, in modalità di comunicazione sempre più violente, con il rischio di assuefarci a questi modi e alle pericolose dinamiche sociali che generano. 'Il paese che educa' vuole essere un antidoto a tutto questo, un'occasione per coltivare una nuova 'ecologia della parola', sposando in pieno il decalogo nazionale per una comunicazione non ostile”.
Il Comune di Marano proprio la scorsa settimana ha aderito con una delibera al “Manifesto della comunicazione non ostile”, proposto dall'associazione nazionale Parole o_stili. Un decalogo che sarà presentato in una delle serate della rassegna, venerdì 22 febbraio, con la giornalista Fabiana Martini, ex vicesindaca del Comune di Trieste e membro di Parole o_stili. 
 
La rassegna inizia questo giovedì, 14 febbraio, alle 20.30 in auditorium, con la presentazione del libro “Il falso e il vero” (Feltrinelli, 2017) di Gabriela Jacomella. A intervistare e dialogare con l'autrice sul tema delle fake news sarà la giornalista di Altreconomia, Chiara Spadaro.
Dopo l'appuntamento con Fabiana Martini di Parole o_stili (venerdì 22 febbraio, ore 20.30 in auditorium), la rassegna prosegue giovedì 7 marzo con l'incontro “Il valore delle parole nello sport”. Alle 20.30 in auditorium con Renzo Ulivieri, presidente dell'Associazione italiana allenatori, si dialogherà dell'importanza di annullare la violenza verbale in ambito sportivo, a partire dal testo del “Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport”.
 
Gli ultimi due appuntamenti della rassegna si terranno in maggio. Venerdì 10 maggio, alle 21.30 in auditorium, il musicista The André presenta il suo nuovo disco “Themagogia”, traducendo brani indie e trap con il linguaggio della canzone d'autore. Infine, sabato 18 maggio, alle 21.00 sempre in auditorium, l'attrice Antonella Questa porta in scena lo spettacolo teatrale “Infanzia felice”, una denuncia sui metodi educativi di ieri e di oggi per riflettere sull'educazione nel rapporto tra alunni, insegnanti e genitori.
 
Per il gruppo di lavoro del Patto educativo territoriale, hanno partecipato alla conferenza stampa anche la responsabile dei servizi alla famiglia e alla persona del Comune di Marano, Renata Mioni; il tecnico della prevenzione Umberto Di Spigno, dell'ULSS 7 Pedemontana; e Annarino Franzan, animatore della Casa del Giovane di Marano. Un corretto uso delle parole, infatti, è “fondamentale anche in un processo di cura delle relazioni, di ricerca del benessere e di cambiamento virtuoso degli stili di vita”, come hanno sottolineato Mioni e Di Spigno.
 
La rassegna è completata da dei laboratori, iniziati con il mese di febbraio e che proseguiranno fino a fine marzo.
La filosofa Alice Di Lauro sta conducendo sei incontri dedicati a “Il peso delle parole” con i ragazzi delle classi seconde medie di Marano; l'associazione Folà proporrà un laboratorio per le classi di quinta elementare, per realizzare il “Manifesto della comunicazione non ostile per lo sport” con la tecnica dello stencil. Le scritte saranno poi applicate negli spazi del paese dedicati all'attività sportiva. 
Agli ingressi comunali, infine, sarà installata una segnaletica che indica “Comune libero dalla violenza verbale”: un'esortazione simbolica alla scelta responsabile delle parole che si usano quotidianamente.

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